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Revisione bombole metano composito

Indice: Revisione bombole metano composito

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revisione bombole metano composito

 

Il nuovo decreto del MIMS n. 144 datato 13/05/2022 ha apportato delle modifiche per quanto riguarda la revisione bombole a metano composito e l’obiettivo di questo contenuto è quello di spiegarvi tutto quello che c’è da sapere in merito.

Se possiedi un veicolo alimentato in questo modo ti interesserà quindi sapere che novità ci sono. Ora vediamo in modo più approfondito cosa prevede questo nuovo decreto. Vedremo da quanto tempo è entrato in vigori e quali sono le disposizioni per riqualificare le bombole a metano. Vedremo anche le scadenze.

Revisione bombole metano composito: il decreto del 2022

È entrato in vigore nel 2022 un nuovo decreto che definisce le modalità di riutilizzo delle vecchie bombole di gas. Ciò è conforme al Regolamento ONU n. 110 per l’Europa. L’obiettivo è semplificare le cose.

Il decreto contiene le norme di riferimento per riqualificare qualsiasi bombola di tipo CNG1, CNG2, CNG3, CNG4 (non metalliche avvolte da guaina in composito), i requisiti che deve avere il personale tecnico deputato a ispezionare impianti CNG e la definizione di ‘evento incidentale’.

La grossa novità sta nel cambiamento delle tempistiche per revisionare bombole a metano in composito che sono passate da 2 anni a 4 anni.
Quindi la revisione di una bombola a metano CNG4 deve essere effettuata ogni 4 anni dopo la prima.

Per quanto riguarda invece quelle la cui scadenza che si trova sulla targhetta sia successiva a tale data, si andrà ad applicare la nuova decorrenza e quindi alla scadenza del quarto anno dall’ultima riqualificazione indicata sempre sulla targhetta.

Ma cosa succede se non faccio la revisione delle bombole metano composito?

Se si viene coinvolti nel rifornimento di autoveicoli con bombola in metano con revisione scaduta si incorre in una sanzione che può andare da 168 euro fino a 594 euro e in più si subisce il fermo amministrativo.

Bisogna quindi prestare molta attenzione in merito, sia per le sanzioni a cui si viene sottoposti ma soprattutto per i rischi a se stessi e ad altri che si possono correre.

Come revisionare le bombole del metano composito

Dall’entrata in vigore del decreto, l’aggiornamento dei CNG4 installati sui veicoli di categoria M1 e N1 deve essere effettuato ogni quattro anni anziché due, a meno che il costruttore non indichi diversamente.

Le modalità per la riqualificazione sono le stesse che erano già in uso precedentemente all’entrata in vigore di tale decreto.
I produttori dei veicoli devono obbligatoriamente rendere visibile la targhetta di identificazione, applicandola sulla superficie dei serbatoi e inoltre

devono allegare una dichiarazione che specifichi l’abbinamento del numero di serie della bombola al numero del telaio del veicolo.
Questo per evitare di dover smontare le varie parti per poter visionare la targhetta identificativa.

Quindi per conoscere le informazioni necessarie sulla tua CNG4 puoi controllare il cartoncino plastificato che solitamente si trova nel vano motore e che contiene i seguenti dati:

  • Numero e casa produttrice.
  • Quanto metano può contenere.
  • Scadenza della revisione.

La durata di vita di una bombola non deve superare i 20 anni. Non è possibile utilizzare CNG2, CNG3 e CNG4 provenienti da veicoli dismessi.

Qualora la bombola non superi le varie verifiche a cui è sottoposta deve essere tassativamente distrutta. Ad eseguire la riqualificazione deve essere personale competente e abilitato che abbia partecipato ad un corso formativo teorico e pratico e deve averlo superato con successo.

La prima riqualificazione periodica avviene solamente in modalità visiva seguendo le indicazioni del costruttore.

Revisione bombole metano composito: quanto costa?

In sé non ha un costo, cioè il prezzo che paghi ogni volta che fai rifornimento già comprende una sovrattassa. Quindi la revisione in sé stessa è gratuita ma bisogna poi considerare il costo di smontaggio e di consegna al centro di raccolta e riqualificazione da parte dell’officina.
Infatti è sempre consigliabile rivolgersi all’autofficina ed evitare il fai da te.
Se la bombola è omologata in Europa, è importante recarsi presso un’officina CUNA autorizzata.
Solitamente il prezzo è di circa 130 euro ma può variare in base a diversi fattori tra cui la presenza di più bombole sul veicolo e l’eventuale sostituzione di elettrovalvole.

Approfondimento.

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